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Il diabete mellito di tipo 2 è la forma di diabete più frequente, definito anche diabete dell’età adulta. E’ caratterizzato da un duplice difetto: non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina per permettere alla cellule di far entrare il glucosio ed apportare energia necessaria ( deficit di secrezione di insulina ), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente ( insulina-resistenza ). Il risultato, in entrambi i casi, è l’incremento dei livelli di glucosio nel sangue ( iperglicemia ).

Le cause

Le cause alla base dell’insorgenza della malattia vanno generalmente ricercate dai fattori ereditari ed ambientali. Attraverso studi approfonditi si è evidenziato che esiste un fattore di trasmissione ereditario, non ancora ben chiarito, che espone alcune popolazioni ed alcune famiglie a tal patologia. All’ereditarietà si affiancano aspetti caratteristici della persona quali l’obesità, la vita sedentaria, lo stress ed alcune malattie sono, invece, i fattori ambientali scatenanti. Esse impongono al pancreas un lavoro aggiuntivo poiché aumentano il fabbisogno di glucosio e quindi di insulina. Qualora il pancreas fosse indebolito da una predisposizione ereditaria al diabete, queste cause accelerano l’insorgenza del disturbo.

I sintomi

I sintomi non sono evidenti, ed a volte vengono ignorati e si scopre di essere in presenza del diabete solo casualmente, ad esempio durante un controllo di routine. Tra i sintomi che si possono avvertire c’è il bisogno di urinare nelle ore notturne, una grande sete, una perdita di peso improvvisa, una sensazione di forte stanchezza, la visione offuscata ed una guarigione delle ferite molto lenta.

Diagnosi

L’esame necessario per porre diagnosi è la semplice esecuzione di una glicemia. La glicemia deve essere effettuata dopo almeno 8 ore di digiuno, se i valori sono compresi tra 100 e 126 mg/dl è una condizione a rischio per diabete, oltre il valore di 126 mg/dl, confermato in due misurazioni, permette di porre diagnosi di diabete. Utile è, in alcuni casi, l’esecuzione di una curva da carico con glucosio assunto per via orale, in cui, se il dosaggio della glicemia a due ore è superiore a 200 mg/dl, c’è diagnosi di diabete. Un’ulteriore metodica è il dosaggio dell’emoglobina glicosilata se, in sue misurazioni, il valore dell’emoglobina glicata è superiore a 6,5%, si può parlare di diabete mellito.

Terapia

Nella maggioranza dei casi è sufficiente il rispetto di una dieta equilibrata, povera di grassi ma senza esclusione di pane, pasta, riso, patate e frutta, e la costante attività fisica. E’ fondamentale riportare il proprio peso nei limiti del peso forma ed assumere molte fibre vegetali che ritardano e riducono l’assorbimento degli zuccheri ingeriti. Se non sufficiente a riportare i valori della glicemia a livelli ottimali, il dialettologo può prescrivere l’assunzione di farmaci che hanno l’effetto di ridurre la glicemia. A lungo andar potrebbe rendersi necessario passare all’insulina.