LA SANITA’ COME DEI PITTORI. Usiamo tutti i colori contro il Covid di Roberto Terenzi 11 gennaio 2021 PESARO – La Sanità Italiana, in questo momento politico delicato, paga il momento duro della pandemia e la scelta poco oculata di certi uomini che coabitano nella stanza dei bottoni. Il nostro Capitan Speranza, comandante di una grande nave, insieme al suo equipaggio sta superando a fatica i marosi di una tempesta, purtroppo per noi, anche troppo perfetta. La situazione traballante della Sanita a livello nazionale sta provocando ripercussione anche su quella a livello regionale, provinciale e comunale. Il vento del Covid 19 sta scaraventando sugli scogli numerose imbarcazioni, non bastano i vari Dpcm, decreti, bonus ristori, contributi, crediti d’imposta e vaccini a rimettere in assetto la flotta italiana. Senza fare demagogia, non usiamo matite di un solo colore per questa politica malata, qui pare navigare a vista, senza sapere una rotta ben precisa. Invece di pensare al bene dell’Italia si guarda al proprio partito, alla personale direttiva politica, non si pensa alla salute, in questo caso, come fosse un bene comune, anzi un patrimonio di incommensurabile valore. Il problema spinoso della gestione vaccino, andava decisa a priori, andava consegnata, per esempio, all’esercito che di mere strategie s’intende. Il vaccino ora deve essere la vera e non unica arma contro il nemico Covid. Ora si è aggiunta un altro importante battaglia da combattere come comportarsi con i medici e con il personale infermieristico che si oppone, per così dire al vaccino. Ma il problema più oscuro, più subdolo, è quello che ci sono troppi colori nella politica, non parliamo delle zone gialle, arancione o rosse, ma parliamo degli orientamenti di un Governo che si barcamena su una direzione, mentre i Governatori delle Regioni vanno in un’altra, le Province e i Comuni prendono via diverse. Gli uni si mettono i bastoni a vicenda. Come se in una gara podistica se non vinci impedisci a fare arrivare al traguardo gli altri, impensabile e non certo lecito. Anche a Pesaro, nella nostra felice, isola, ora molto meno, questi problemi esistono in vasta scala. Nella nostra ridente città, tutta questa babilonia dovuta alla pandemia, si risente e come. Il Covid 19 ha minato non poco i campi della nostra Sanità. Capisco che non sia facile gestire i pazienti contagiati da questo dannato virus, ma così facendo si sono tralasciati pazienti affetti da altre patologie, diabetici, cardiopatici e con malattie tumorali. Interi reparti cancellati, persone che non sanno cosa fare, dove andare o come affrontare i loro quotidiani problemi. Mancano gli uomini, l’esercito della Sanità scarseggia, i guerrieri negli Ospedali mancano. Una Associazione, come quella dei Diabetici, che conta più di 10.000 associati virtuali fra Pesaro Gabicce e Mombaroccio viene sballottata a destra e sinistra, senza fare una battuta politica, senza una logica, senza cercare di risolvere anche questi piccoli e grandi enigmi. In poche parole, lo ripetiamo persone che non stanno per niente bene vengono abbandonati. Non hanno un vero appoggio medico, l’organico scarseggia. Ottima l’idea del Presidente della stessa Associazione Paolo Muratori che desidera istituire una specie di Protezione Civile Sanitaria, con figure professionali in pensione per cercare di aiutare a dare una mano a questa nostra cara Sanità. Regna, comunque, un clima quasi di totale anarchia sanitaria. Medici negazionisti che nei loro reparti non vogliono fare il vaccino anticovid, dottori di base che non solo rifiutano il vaccino ma lo pubblicizzano in modo negativo. Istituzioni che si rimbalzano le colpe solo perché non hanno le stesse simpatie politiche. Tutti quanti dobbiamo essere dei pittori che per dipingere un quadro sia un capolavoro o uno schizzo devono usare tutti i colori della loro tavolozza e non solo alcuni.


VIVERE FANO 3′ di lettura Fano 25/11/2020 – L’Associazione Diabetici di Pesaro O.d.v., fondata nel 1988, è una istituzione di volontariato alla quale hanno aderito, sin dalle sue origini, numerosi iscritti. È gestita da un direttivo di cinque soci coadiuvati da alcuni collaboratori volontari per far fronte a tutte le necessità istituzionali. L’Associazione ha per oggetto la promozione della salute della persona con diabete e della sua tutela attraverso la salvaguardia dei suoi interessi sanitari, sociali e morali e creando una maggiore coscienza e conoscenza nei confronti della malattia diabetica non solo nei pazienti, ma in tutti. L’Associazione svolge molteplici attività: Educazione sanitaria e prevenzione tramite l’organizzazione di convegni e giornate di studio, nonché la pubblicazione di opere a carattere divulgativo; Ascolto, sostegno ed assistenza morale; Attività aggregative, ludico-ricreative e sportive non agonistiche finalizzate alla patologia diabetica come campi scuola e camminate. Per far fronte alle spese per l’organizzazione delle molteplici iniziative si avvale dei contributi liberali dei privati cittadini e di sostenitori come istituti di credito, aziende locali e convenzioni pubbliche. Alcuni fondi provengono anche da raccolte fondi tramite la vendita di agende, magliette ed in futuro anche calendari e ricettari per diabetici. L’Associazione si prodiga, soprattutto in questo periodo di emergenza ad assistere tutti i diabetici del territorio, non solo i propri iscritti. Per il prossimo futuro vogliamo realizzare alcuni grandi progetti in base ai fondi che riusciremo a reperire, uno è quello di istituire un gruppo di volontari denominati Diabetici Guida, delle persone che varranno formate sia a livello sanitario che assistenziale a sostegno del diabetico con tutte le sue patologie collegate alla malattia ed ai loro familiari, un altro è quello di acquistare un automezzo per la consegna dei medicinali ai diabetici non autosufficienti, ultimo ma non meno importante il finanziare l’assistenza domiciliare infermieristica per prelievi ed altre somministrazioni sanitarie per i pazienti non autosufficienti. Stiamo cercando di sensibilizzare anche i produttori di alimenti tramite delle collaborazioni a studiare degli alimenti privi di zuccheri adeguati per diabetici che sono il 10% della popolazioni, indicati anche per obesi, come viene fatto per i ciliachi. Naturalmente l’Associazione non trascura i rapporti con le strutture sanitarie, all’insegna della collaborazione volta ad un costante miglioramento dei servizi ai pazienti, il nostro traguardo sarebbe quello di vedere applicato il “manifesto delle persone con diabete” che tra i punti fondamentali prevede la completa presa in carico del diabetico, in concreto la gestione di tutti gli appuntamenti ed esami necessari del paziente e delle sue complicanze direttamente dal presidio della diabetologia territoriale con a disposizione uno staff medico ed infermieristico adeguato composto da medici diabetologi, cardiologi, nutrizionisti, podologi, cardiologi e nefrologi. Oltre alla possibilità di una palestra per l’educazione anche al movimento, fondamentale per i malati di questa diffusissima patologia. Il mare è composto da tante gocce. Grati per ogni contributo economico e morale anche piccolo.